2) Desolforazione e pre-ossidazione
Il liquame che giunge all’impianto è caratterizzato da modeste concentrazioni di solfuri che variano nell'arco della giornata e che per questo richiedono la loro omogeneizzazione, combinata ad alcuni trattamenti preliminari. L'impianto è dotato di 2 grandi vasche circolari gemelle del volume di circa 10000 m³ ciascuna, in cui avviene rispettivamente l’ossidazione dei solfuri e una pre-ossidazione del liquame utile al successivo stadio di trattamento biologico.
La desolforazione ha un duplice scopo: da un lato previene la formazione del solfuro di idrogeno (H2S) un gas maleodorante ed estremamente tossico, dall'altro elimina la tossicità indotta dalle elevate concentrazioni di solfuri in ingresso. Questo processo avviene dosando ossigeno puro nel refluo che deve essere mantenuto ad un pH>9 per evitare la formazione di idrogeno solforato.
I reflui, una volta desolforati, sono trasferiti nella seconda vasca che può essere utilizzata sia come accumulo e rilancio di liquame ossigenato al primo stadio biologico, sia come stadio di pre-ossidazione. In quest'evenienza viene dosato ossigeno puro al fine di indurre un'iniziale biodegradazione degli inquinanti organici a opera della biomassa proveniente dalla sedimentazione del primo stadio biologico.
L’ossigeno disciolto nei liquami industriali in queste due prime vasche è quasi completamente autoprodotto grazie a due sistemi separati con una produttività complessiva pari a 60 ton/giorno.
4) Sedimentazione fanghi biologici primari
La miscela areata uscente dalle vasche di ossidazione biologica, contiene una grande quantità di fango biologico in sospensione, che deve essere separato dal liquame parzialmente depurato, prima di permettere il suo decorso verso i successivi trattamenti.
La sedimentazione dei fanghi avviene per gravità e, in tempi recenti, è stata rivista e modificata. Non prima di Gennaio 2015, infatti, è avvenuta l'inaugurazione delle 6 nuove vasche di sedimentazione da 1000m3 ciascuna e dotate di carriponte con raschiafanghi.
A ciascuna vasca di ossidazione corrispondono tre sedimentatori, alimentati simultaneamente per gravità grazie a un'apertura sul fianco delle stesse vasche. I fanghi sono raccolti in appositi volumi da cui possono procedere o all'ispessimento oppure vengono ricircolati nell'ossidazione.
Il liquame chiarificato esce per stramazzo dai sedimentatori e procede verso la denitrificazione.