4. RECUPERO ENERGETICO E TRATTAMENTO DEI FUMI
I fumi caldi uscenti dai forni contengono una percentuale non trascurabile di metano e altri composti combustibili superiori derivanti dai processi di gassificazione/pirolisi. Tutti i gas di scarico (cioè quelli incondensabili provenienti dalla fase di essiccamento ed i gas provenienti dai forni di pirolisi e sinterizzazione) sono bruciati nel sistema di post-combustione, dove, contestualmente, viene effettuato l’abbattimento degli NOx, sottoponendo i fumi ad un trattamento con urea.
Il calore prodotto in questa fase viene recuperato per mezzo di un economizzatore (caldaia) dal quale si ottiene vapore surriscaldato che rientra nel circuito dei forni di essiccamento riducendo drasticamente il consumo di vapore fresco. Successivamente, all’uscita della caldaia a recupero, l’effluente è inviato in una colonna ad acqua (quencher), per tenere sotto controllo la temperatura e rimuovere parte delle polveri. I fumi uscenti sono separati dalle polveri residue, mediante due batterie di filtri a manica, e poi fatti transitare in un sistema di lavaggio ad umido (scrubber) per l’abbattimento dei composti acidi, prima del camino finale.
Le polveri raccolte dai filtri a manica così come la sospensione di polveri abbattute nella torre di quench, possono contenere cromo esavalente, per eliminare questa problematica entrambe i flussi sono trattati in tre distinti reattori di riduzione, ove viene dosato cloruro ferroso al 30% in soluzione, per convertire l’eventuale Cromo (VI) in Cromo (III).